News Fiscali e Societarie del 19 Settembre 2025

News Fiscali e Societarie del 19 Settembre 2025

Corte di Cassazione: sulle fatture inesistenti genera l’obbligo del versamento IVA

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 22795/2025, ha ribadito un principio consolidato nella giurisprudenza nazionale ed europea: l’emissione di una fattura per operazione inesistente genera l’obbligo di versamento dell’IVA, salvo che sia dimostrata l’eliminazione tempestiva del rischio di perdita del gettito erariale.

Agenzia delle Entrate: risposta ad interpello su detrazione IVA doganale

Con la risposta all'istanza di interpello n. 213/E/2025, l'Agenzia delle Entrate ha confermato che la detrazione dell’IVA doganale viene ammessa anche se l’importatore non è proprietario delle merci, purché le merci siano utilizzate nell’attività d’impresa e vi sia una chiara correlazione con le operazioni imponibili.

Consulta la risposta all'istanza di interpello n. 213/E/2025 dell'Agenzia delle Entrate a questo link: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/9256977/Risposta+n.+213_2025/d076a07a-3a16-13a1-9aee-dea7e4eaf452

Agenzia delle Entrate: risposta ad interpello sul trattamento fiscale della cessione del marchio

L’Agenzia delle Entrate, con la risposta a interpello n. 210/E/2025, fornisce chiarimenti in merito al trattamento fiscale della cessione del marchio: la cessione di un marchio accompagnata da diritti IP collegati (come disegni, modelli e diritti d’autore su materiali promozionali) non configura una cessione di ramo d’azienda, ma va trattata come cessione di singoli beni, rilevante ai fini IVA.

Consulta la risposta all'istanza di interpello n. 210/E/2025 a questo link: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/9256977/Risposta+n.+210_2025/a2227a9b-667e-5271-4a2e-05bdec52f1a8

Agenzia delle Entrate: auto concesse in uso promiscuo e optional a carico dei dipendenti

L’Agenzia delle Entrate, con l’interpello n. 233/E del 9 settembre 2025, fornisce una risposta in merito alla corretta applicazione delle ritenute fiscali e previdenziali delle somme eventualmente trattenute ai dipendenti, per gli optional dagli stessi richiesti sui veicoli loro assegnati in uso promiscuo; in particolare, se debbano essere sottratte o meno dalla base imponibile del reddito di lavoro dipendente.

Consulta la risposta all’interpello n. 233/E del 9 settembre 2025 dell’Agenzia delle Entrate a questo link: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/9295119/Risposta+n.+233_2025/1911a327-4d32-2215-c6c7-a04bfede1d5e

Agenzia delle Entrate: risposta ad interpello su trasferimento al cessionario del plafond IVA

L’Agenzia delle Entrate con la risposta a interpello n. 200/E/2025 ha chiarito il plafond IVA non può essere trasferito al cessionario, se il trasferimento non è menzionato nel contratto che regola la cessione del complesso aziendale. Qualora il cessionario sia un soggetto estero, inoltre, deve essere identificato ai fini IVA in Italia direttamente o tramite rappresentante fiscale.

Consulta la risposta a interpello n. 200/E/2025 dell’Agenzia delle Entrate a questo link: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/9256977/Risposta+n.+200_2025.pdf/eea5e7ec-1ce9-36ae-27f4-397b7e0107e2

Agenzia delle Entrate: sono senza IVA le ricariche delle card per l’acquisto di carburante

L’Agenzia delle Entrate con la risposta n. 235 del 10 settembre 2025, è intervenuta sull’istanza di una società che svolge, tra le sue attività, anche quella di distribuzione di carburanti per autotrazione con annessa area di servizio.

L’Agenzia precisa che la carta “prepagata” per l’acquisto di carburante è un buono-corrispettivo “multiuso” e non “monouso”, perché non consente di stabilire la quantità del bene effettivamente acquistato. Di conseguenza, la relativa ricarica non è rilevante ai fini IVA. Il rifornimento è tassabile al momento dell’effettiva erogazione del carburante.

Le fatture eventualmente emesse possono essere stornate tramite note di variazione e se scaduti i termini, tramite richiesta di rimborso ai sensi dell’articolo 30-ter del decreto IVA

Consulta la risposta n. 235 del 10 settembre 2025 dell’Agenzia delle Entrate a questo link: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/9295119/Risposta+n.+235_2025/3c8a99d5-e327-07b3-9ed9-95d6ce8a343b

Consulta l’Art.30 Ter del “Decreto IVA” a questo link: https://def.finanze.it/DocTribFrontend/decodeurn?urn=urn:doctrib::DPR:1972;633_art30ter

Agenzia delle Entrate, Codice ATECO e ISA cambiati: se l’attività è la stessa non comporta la cessazione del concordato preventivo biennale

L’Agenzia delle Entrate con la risposta n. 236 del 10 settembre 2025, conferma che in assenza di una modifica sostanziale dell’attività, il passaggio a un nuovo codice ATECO e al relativo ISA non comporta la cessazione del concordato preventivo biennale.

Quindi il concordato preventivo cessa di avere efficacia solo se il contribuente modifica l’attività svolta nel corso del biennio concordatario rispetto a quella esercitata nel precedente periodo d’imposta

Viene così ribadito l’obbligo di adeguarsi tempestivamente alla nuova classificazione, anche per le dichiarazioni relative all’anno d’imposta 2024, da presentare nel 2025.

Consulta la risposta n. 236 del 10 settembre 2025 dell’Agenzia delle Entrate a questo link: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/9295119/Risposta+n.+236_2025.pdf/b7fc9cbd-d9b6-d488-e917-88722c398c5d?t=1757492819618

INPS: modalità dello sgravio contributivo per le imprese con contratti di solidarietà

L’INPS, con il messaggio n. 2568 del 3 settembre 2025, fornisce agli Utenti le modalità di esposizione nel flusso UNIEMENS delle quote di sgravio contributivo spettanti alle imprese che hanno stipulato contratti di solidarietà ai sensi dell’articolo 1 del Decreto Legge n. 726/1984 e dell’articolo 21, comma 1, lettera c), del Decreto Legislativo n. 148/2015, nonché gli adempimenti in carico alle Strutture territoriali, relativi alle somme residue rispetto agli stanziamenti dell’anno 2017.

Consulta il messaggio INPS n. 2568 del 3 settembre 2025 a questo link: https://www.inps.it/it/it/inps-comunica/atti/circolari-messaggi-e-normativa/dettaglio.circolari-e-messaggi.2025.09.messaggio-numero-2568-del-03-09-2025_15014.html

Corte di Cassazione: fruizione della NASPI e conversione del rapporto a tempo indeterminato

Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione con la sentenza n. 23876 del 26 agosto 2025, hanno affermato che il lavoratore che ha fruito della NASPI al termine di un contratto a tempo determinato non è tenuto alla restituzione della stessa all’INPS se, successivamente, ottiene in giudizio la conversione del rapporto in contratto a tempo indeterminato. La giustificazione della erogazione della indennità di disoccupazione si rinviene, esclusivamente, nello stato di bisogno determinato dalla perdita della retribuzione: se, in un momento successivo, a seguito di giudizio, viene meno lo stato di bisogno per effetto della accertata nullità del termine, non occorre confondere il pagamento della indennità connessa alla conversione del rapporto che ha natura risarcitoria, con la NASPI, di cui quest’ultimo non è un duplicato.

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