Crediti d’imposta

Crediti d’imposta

Quadro di Sintesi

 


Credito Imposta R&S&I&D


 Che cos’è:


È un’agevolazione che ha il fine di incentivare progetti di Ricerca e Sviluppo, Innovazioni tecnologiche e design e Ideazione estetica.


Ricerca & sviluppo 


Credito d’imposta del 20% nel limite massimo di 4 milioni di euro.

Innovazione tecnologica


Credito d’imposta del 10% nel limite massimo di 2 milioni di euro.

Innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati per il raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0


Credito d’imposta innovazione digitale 4.0 o green del 15% nel limite massimo di 2 milioni

Design e ideazione estetica 


Credito d’imposta del 10% nel limite massimo di 2 milioni di euro.

Il credito d’imposta spettante è utilizzabile esclusivamente in compensazione in 3 quote annuali di pari importo, a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di maturazione.


È stato prorogato al 31.12.2022.


Chi può usufruirne:


Imprese di qualsiasi settore e dimensione (sia PMI che Grandi Imprese)

Consorzi e Reti di Impresa (con personalità giuridica)

Enti non commerciali e Imprese agricole.

Principali costi e attività agevolabili:


Personale dipendente, in collaborazione, lavoratori autonomi impiegati nelle operazioni di ricerca e sviluppo svolte internamente all’impresa.


Quote di ammortamento, canoni di locazione finanziaria o di locazione semplice e le altre spese relative ai beni materiali mobili e ai software utilizzati nei progetti di ricerca e sviluppo;


Contratti extra-muros


Quote di ammortamento relative all’acquisto da terzi di Privative industriali (solo R&S)


Spese di consulenza e servizi equivalenti inerenti alle attività di ricerca e sviluppo


Materiali, forniture, altri prodotti analoghi


Attività di R&S:


– di ricerca fondamentale,


– di ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico o tecnologico


Attività innovative: attività di design e ideazione estetica svolte dalle imprese operanti nei settori tessile e della moda, calzaturiero, dell’occhialeria, orafo, del mobile e dell’arredo e della ceramica, per la concezione e realizzazione dei nuovi prodotti e campionari.


Credito d’imposta Pubblicità


Che cos’è:


Il Bonus Pubblicità si identifica con il valore imponibile dell’intero investimento pubblicitario effettuato nell’anno.


Il credito d’imposta è concesso nella misura unica del 50% del valore degli investimenti effettuati con un tetto di spesa pari a 50 milioni di euro annui.


È stato prorogato per il biennio 2021-2022 in continuità col regime speciale introdotto per il 2020.


Non è necessario l’incremento minimo dell’1% dell’investimento pubblicitario rispetto all’investimento dell’anno precedente.


Chi può usufruirne:


imprese

• lavoratori autonomi

• enti non commerciali.

Principali costi e attività agevolabili:


Le spese ammesse sono quelle relative ai giornali quotidiani e periodici anche in formato digitale.


Non rientrano nelle spese ammissibili:


la realizzazione grafica pubblicitaria

• la pubblicità sui social media (Facebook, Instagram, Youtube, Twitter, ecc)

• pubblicità acquistata attraverso gli spazi di pubblicità di Google

• spese per la produzione di volantini cartacei periodici

• siti web non registrati come testata giornalistica.

• spese accessorie e costi di intermediazione.

servizi di pronostici, giochi o scommesse con vincite di denaro, servizi di messaggeria vocale o chat-line con servizi a sovraprezzo.

Credito Imposta formazione 4.0


Che cos’è:


Il credito è volto a stimolare gli investimenti delle imprese nella formazione del personale sulle materie aventi ad oggetto le tecnologie rilevanti per la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese.


È stato prorogato fino al periodo d’imposta in corso al 31.12.2022


È riconosciuto in misura del:


50% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di €. 300.000 per le piccole imprese

40% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di €. 250.000 per le medie imprese

30% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di €. 250.000 le grandi imprese.

La misura del credito d’imposta è aumentata per tutte le imprese, fermo restando i limiti massimi annuali, al 60% nel caso in cui i destinatari della formazione ammissibile rientrino nelle categorie dei lavoratori dipendenti svantaggiati o molto svantaggiati.


Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di sostenimento delle spese ammissibili.


Si applica alle spese di formazione sostenute nel periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2019.


Chi può usufruirne:


Tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali.


Anche gli enti non commerciali per l’attività commerciale eventualmente esercitata


Non beneficiano dell’agevolazione i soggetti titolari di reddito di lavoro autonomo.


 Principali costi e attività agevolabili:


Principali attività di formazione soggette ad agevolazioni:


Big data e analisi di dati;

Cloud e fog computing;

Cyber security e prevenzione di attacchi hacker;

Sistemi cyber-fisici;

Prototipazione rapida;

Sistemi di visualizzazione, realtà virtuale e realtà aumentata;

Robotica avanzata e collaborativa;

Interfaccia uomo macchina;

Manifattura additiva e stampa tridimensionale;

Internet of Things;

Integrazione digitale dei processi aziendali

Sono ammissibili al credito d’imposta anche le eventuali spese relative al personale dipendente ordinariamente occupato in uno degli ambiti aziendali e che partecipi in veste di docente o tutor alle attività di formazione ammissibili, nel limite del 30% della retribuzione complessiva annua spettante al dipendente.


È previsto l’ampliamento delle voci agevolabili, già a decorrere dal periodo d’imposta in corso al 31.12.2020, alle spese del personale non dipendente, ai servizi di consulenza connessi alla formazione, ai costi di esercizio e alle spese generali indirette strettamente inerenti.


Credito Imposta in investimenti in Beni Strumentali


Che cos’è:


Agevolazione con lo scopo di supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato.


Il credito è stato esteso agli investimenti effettuati dal 16.11.2020 al 31.12.2022 e alle prenotazioni al 31.12.2022 con effettuazione degli investimenti entro il 30.06.2023


È utilizzabile esclusivamente in compensazione, in 3 quote annuali di pari importo, ridotte a una nel caso di investimenti in beni ordinari per soggetti con ricavi o compensi inferiori a euro 5 milioni.


La fruizione può avvenire a decorrere:


dall’anno successivo a quello di entrata in funzione dei beni, per gli investimenti in beni diversi da quelli “Industria 4.0”

dall’anno successivo a quello dell’avvenuta interconnessione dei beni al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura, per gli investimenti in beni “Industria 4.0”.

Chi può usufruirne:


Possono usufruire del bonus tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali.


Principali costi e attività agevolabili:


Beni materiali funzionali alla trasformazione tecnologicamente avanzati (secondo il modello “Industria 4.0”):

Anno 2021 il credito d’imposta è pari al:


50% fino a 2,5 milioni di euro

30% oltre 2,5 fino a 10

10% oltre 10 fino a 20


Anno 2022 il credito d’imposta è pari al:


40% fino a 2,5 milioni di euro

20% oltre 2,5 fino a 10

10% oltre 10 fino a 20


Beni strumentali immateriali funzionali ai processi di trasformazione 4.0 il credito d’imposta

Anno 2021/2022 il credito d’imposta è pari al:


20% fino a 1 milione di euro


Beni materiali e immateriali ordinari

Anno 2021 il credito d’imposta è pari al:


10% (15% smart working)

Tetto 2 milioni di euro (materiale)

Tetto 1 milione di euro (immateriale)


Anno 2022 il credito d’imposta è pari al:


6%

Tetto 2 milioni di euro (materiale)

Tetto 1 milione di euro (immateriale)


Credito Imposta quotazione Pmi


 Che cos’è e chi può usufruirne:


Il credito d’imposta sostiene le PMI che decidono di quotarsi in un mercato regolamentato o in sistemi multilaterali di negoziazione di uno Stato membro dell’Unione europea o dello Spazio economico europeo.


Il credito d’imposta ammonta al 50% dei costi di consulenza sostenuti per l’ammissione alle negoziazioni fino a un massimo di 500.000 euro.


È previsto uno stanziamento di 30 milioni di euro per il 2022


È stato prorogato fino al 31.12.2021


Principali costi e attività agevolabili:


Sono ammissibili i costi direttamente connessi allo svolgimento delle attività prestate da consulenti esterni, persone fisiche e giuridiche, come servizi non continuativi o periodici e al di fuori dei costi di esercizio ordinari dell’impresa connessi ad attività regolari, quali la consulenza fiscale, la consulenza legale o la pubblicità. I costi possono essere fissi o stabiliti in base al successo dell’operazione di quotazione.


Credito Imposta rafforzamento patrimoniale delle Imprese


 Che cos’è e chi può usufruirne:


Misure di sostegno per le società di capitali o cooperative (ad esclusione di quelle che operano nei settori bancario, finanziario e assicurativo) che:


effettuino un aumento di capitale a pagamento,

abbiano sede legale in Italia,

abbiano ricavi compresi fra 5 e 50 milioni di euro

abbiano registrato nei mesi di marzo e aprile 2020, a causa dell’emergenza Covid-19, un calo dei ricavi non inferiore al 33% rispetto al 2019.

È stato prorogato fino al 30.06.2021


Le norme sul rafforzamento patrimoniale prevedono due crediti d’imposta:


– un credito di imposta del 20% della somma investita, con un investimento (fino ad un massimo di 2 milioni di euro) e partecipazione posseduta fino al 31 dicembre 2023, per i soggetti che effettuano conferimenti in denaro in esecuzione di un aumento di capitale, in una o più società.


– un credito per la società, pari al 50% delle perdite eccedenti il 10% del patrimonio netto, fino a concorrenza del 30% dell’aumento di capitale stesso. nel caso di aumenti di capitale eseguiti nel primo semestre 2021 viene elevata la soglia massima prevista di concorrenza al capitale sociale dal 30% al 50%;


La proroga al 30.06.2021 non riguarda il credito d’imposta per conferimenti in denaro volti all’aumento del capitale sociale con rilevanza dei soli investimenti effettuati fino al 31.12.2020.


Il credito d’imposta è utilizzabile:

· in compensazione F24, a partire dal decimo giorno successivo alla presentazione della dichiarazione dei redditi relativa al periodo di effettuazione dell’investimento e nei limiti dell’importo riconosciuto dall’Agenzia delle entrate


Viene inoltre istituito il ‘Fondo Patrimonio Pmi’ che potrà sottoscrivere obbligazioni o titoli di debito di imprese con ricavi superiori a 10 milioni che effettuano un aumento di capitale non inferiore ai 250.000€. Gli strumenti finanziari subordinati sono remunerati ad un tasso agevolato e non è prevista una valutazione del merito di credito per l’accesso alla misura.


Il finanziamento deve essere destinato ad investimenti, capitale circolante e costi del personale. Vengono incentivati gli investimenti finalizzati alla sostenibilità ambientale o all’innovazione tecnologica, oltre che a fronte del mantenimento dei livelli occupazionali, attraverso una riduzione del valore di rimborso.


A salvaguardia delle risorse pubbliche sono previsti obblighi informativi e il monitoraggio sull’andamento delle imprese beneficiarie. Tra i principali benefici attesi da questa misura ci sono il rafforzamento della struttura patrimoniale delle Pmi, grazie all’apporto dei capitali privati e all’effetto amplificativo del prestito statale, l’immediata liquidità disponibile per le aziende e una maggiore facilità di accesso al credito bancario.


Il processo di richiesta ed erogazione è gestito da Invitalia tramite il proprio sito Internet.

  • 15 dicembre 2021
  • Eventi
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