Meccanismo di adeguamento prezzi anche per il 2024

Meccanismo di adeguamento prezzi anche per il 2024

Con l’approvazione definitiva della Legge di Bilancio 2024 (Legge n.213/2023) è stato prorogato al 2024 il meccanismo di adeguamento dei prezzi, introdotto dal cosiddetto D.L. Aiuti.

Il Comma 304 dell’art. 1 della Legge di Bilancio ha infatti confermato le disposizioni destinate a fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione e dei carburanti per le lavorazioni eseguite o contabilizzate dal direttore dei lavori ovvero annotate, sotto la responsabilità dello stesso, dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2024 (il termine precedente era fissato al 31 dicembre 2023) per lavori aggiudicati sulla base di offerte con termine finale di presentazione entro il 31 dicembre 2021.

I maggiori importi derivanti dall’applicazione dei prezzari, al netto dei ribassi formulati in sede di offerta, sono riconosciuti dalla stazione appaltante nella misura del 90% nei limiti delle risorse disponibili.

Nel caso in cui tali risorse non fossero sufficienti, anche per il 2024 la Legge di Bilancio conferma la possibilità per le stazioni appaltanti, che non ne abbiano già usufruito, di accedere al riparto del Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche che viene tra l’altro incrementato di 700 milioni di euro per l’anno 2024 e di 100 milioni di euro per l’anno 2025. Le risorse saranno assegnate e trasferite alle stazioni appaltanti secondo l’ordine cronologico di presentazione delle richieste, fino a concorrenza del citato limite di spesa.

Le disposizioni si applicano anche agli appalti pubblici di lavori, relativi anche ad accordi quadro, aggiudicati sulla base di offerte con termine finale di presentazione compreso tra il 1° gennaio 2022 e il 30 giugno 2023 relativamente alle lavorazioni eseguite o contabilizzate dal direttore dei lavori ovvero annotate dal 1° gennaio 2023 fino al 31 dicembre 2024 (termine così prorogato dalla Legge di bilancio 2024). La stessa disciplina si applica alle concessioni di lavori in un termine compreso tra il 1° gennaio 2022 ed il 30 giugno 2023.

ATTENZIONE! L’utilizzo dei prezzari aggiornati riguarda anche gli accordi quadro.

Coinvolti, infine, anche gli appalti del gruppo FS, ANAS e Settori Speciali; si segnalano, in particolare, i contratti affidati a contraente generale delle società FS e ANAS in essere al 18 maggio 2022, per i quali è prevista la maggiorazione del 20% agli importi delle lavorazioni eseguite e contabilizzate nel 2024.

Si ricorda che con l’art. 60 del nuovo Codice Appalti, per bandi e inviti pubblicato dopo il 30 giugno 2023, si attiva un meccanismo revisionale, sulla base di indici Istat, con obbligo di inserire nei documenti di gara una clausola di revisione prezzi che scatta al verificarsi di condizioni oggettive quando le variazioni dei costi superano il 5% dell’importo complessivo dell’opera.

In questo contesto proseguono al Ministero delle  Infrastrutture le riunioni del tavolo tecnico per l’individuazione dei nuovi indici Istat, con l’obiettivo di concludere i lavori entro la fine del prossimo mese di febbraio. La norma del Codice richiama, ai fini della determinazione del meccanismo revisionale, indici sintetici del costo di costruzione che attualmente ricoprono solo alcune tipologie di lavori (fabbricato residenziale, capannone industriale e tronco stradale con tratto in galleria) non esaustive dell’intero settore delle costruzioni.

L’ISTAT ha già avviato un lavoro per ampliare tali indici, anche su sollecitazione delle rappresentanze degli operatori economici; in particolare, sono in via di definizione gli indici per le strade, per le opere ferroviarie e per le opere idriche, marittime e fluviali.

Nella riunione dello scorso 11 gennaio è stato tuttavia rilevato come tale approccio sia ancora inadeguato a garantire la revisione in tutte le categorie SOA; è stata pertanto condivisa l’esigenza di attivare un gruppo tecnico ristretto per individuare le tipologie di lavorazioni ricomprese nelle diverse categorie e definire conseguentemente indici compattati rappresentativi di tutte le lavorazioni.

  • 15 gennaio 2024
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