Newsletter del Lavoro, aggiornamento al 15 Maggio 2025

Newsletter del Lavoro, aggiornamento al 15 Maggio 2025

Corte di Cassazione: illegittimo il licenziamento per rifiuto turno a scorrimento in mancanza di indennità contrattuale

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 9625/2025, ha affermato la illegittimità del licenziamento per grave insubordinazione di dipendenti che si erano rifiutati di lavorare su turni a scorrimento continuando a svolgere il loro normale orario di lavoro in mancanza di corresponsione di alcuna indennità, seppur prevista dal CCNL.

La Corte ha sostenuto che, nel caso di specie, pur in assenza della proclamazione di uno sciopero da parte di una organizzazione sindacale (peraltro assente) ci si trova di fronte ad una forma di autotutela collettiva dei propri diritti e, di conseguenza, va riformata la sentenza della Corte di Appello che aveva ritenuto legittimi i licenziamenti, atteso che il comportamento era da ritenersi sanzionabile con una sanzione di natura conservativa. Conseguentemente, i licenziamenti sono stati annullati in quanto è stato riconosciuto un elemento discriminatorio ex art. 4 della legge n. 604/1966, con il pagamento delle retribuzioni dal momento del recesso fino a quello della reintegra.

Corte di Cassazione: carenza di motivazione e reintegra dopo il licenziamento

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 9544/2025, ha affermato che nelle aziende che occupano più di 15 dipendenti, il vizio della inesistenza della motivazione non è una violazione formale ma “poiché impedisce che si possa pervenire alla stessa identificazione del fatto, ha una ricaduta sostanziale, che determina l’illegittimità sin dall’inizio del provvedimento, con applicazione della tutela reintegratoria “attenuata” prevista dall’art. 18, comma 4, della legge n. 300/1970”.

Nel caso di specie si trattava di un lavoratore assunto prima dell’entrata in vigore del Decreto Legislativo n. 23/2015 e la Corte ha ricordato che, ai sensi dell’art. 2, comma 2, della legge n. 604/1966 la comunicazione del licenziamento deve contenere, contestualmente, i motivi che lo hanno determinato: in mancanza viene meno il diritto a difesa del lavoratore.

Ministero del Lavoro: per i lavoratori stranieri, nelle more della conversione del permesso di soggiorno, è possibile svolgere attività non stagionale

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha emanato la circolare n. 10 del 5 maggio 2025, con la quale fornisce alcuni chiarimenti circa la possibilità per i lavoratori stranieri titolari di un permesso di soggiorno rilasciato per lavoro stagionale, di svolgere attività lavorativa non stagionale, nelle more della decisione da parte dello Sportello unico immigrazione sulla domanda di conversione.

Consulta la circolare n. 10 del 5 maggio 2025 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali a questo link: https://www.lavoro.gov.it/documenti-e-norme/normativa/circolare-10-del-05052025

Bonus giovani e donne: il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali pubblica i Decreti Attuativi

Sono stati pubblicati sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali i due Decreti Attuativi relativi al Bonus giovani e al Bonus donne, previsti dagli articoli 22 e 23 del Decreto Coesione (D.L. n. 60/2024, convertito con modificazioni dalla legge n. 95/2024).

Il Ministero precisa, con una nota del 9 maggio 2025, che per l’avvio operativo delle due misure si rimane in attesa delle circolari applicative da parte dell’INPS e dello stesso Ministero del Lavoro, che forniranno chiarimenti sulle procedure di accesso, i limiti di spesa e i criteri di ammissibilità. I decreti, firmati dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, definiscono le modalità di attuazione degli incentivi per l’assunzione a tempo indeterminato o la stabilizzazione di giovani under 35 e donne disoccupate.

Nello specifico, il Bonus Giovani prevede un esonero contributivo del 100%, fino a € 500,00 al mese per 24 mesi, per chi assume under 35 mai occupati a tempo indeterminato, nel periodo compreso tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025. Nelle regioni ZES, l’agevolazione sale a 650 euro mensili, ma si applica solo dal 31 gennaio 2025 (data dell’autorizzazione UE) e con una procedura preventiva presso l’INPS.

Il Bonus Donne riconosce un esonero contributivo fino a € 650,00 mensili per 24 mesi per l’assunzione a tempo indeterminato di donne disoccupate da almeno 24 mesi (6 mesi nelle ZES). Il Bonus è previsto anche per le assunzioni in settori con forte disparità di genere, con una durata ridotta a 12 mesi. Anche in questo caso, nelle ZES valgono le stesse condizioni procedurali del bonus giovani.

Infine, il Ministero ha reso disponibili online le slide esplicative dedicate a ciascun incentivo: le slide relative al Bonus Giovani (consultabile a questo link: https://www.lavoro.gov.it/stampa-e-media/slide-bonus-giovani ; slide relative al Bonus Donne (consultabile a questo link: https://www.lavoro.gov.it/stampa-e-media/slide-bonus-donne ).

Consiglio dei Ministri: nuovi fondi per la sicurezza nei luoghi di lavoro

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta n. 126 del 30 aprile 2025, ha annunciato lo stanziamento di nuovi fondi per la sicurezza nei luoghi di lavoro e la cultura della prevenzione.

Il Presidente del Consiglio dei Ministri ha specificato nell’occasione che verranno dedicate risorse per la formazione dei lavoratori e alla conoscenza di questi temi tra i giovani, sottolineando che il Governo intende condividere queste misure con le organizzazioni sindacali.

Dal canto suo il Ministro del lavoro, Marina Calderone, ha svolto una informativa sullo stato della sicurezza nei luoghi di lavoro, che riportiamo in sintesi:

  • Un andamento del fenomeno infortunistico a partire dalle denunce presentate all’Inail, con un focus sugli infortuni occorsi agli studenti a seguito dell’estensione delle tutele assicurative Inail previste dal decreto-legge n. 48/2023.
  • Le attività di carattere normativo effettuate negli ultimi due anni per il rafforzamento delle regole in materia di salute e sicurezza sul lavoro, l’aggiornamento e la maggiore efficienza dei controlli ispettivi, la tutela dei lavoratori, il contrasto al lavoro sommerso e la promozione dell’attività di vigilanza, l’aumento del personale ispettivo, il più efficace utilizzo delle informazioni presenti nelle banche dati, l’investimento nella prevenzione degli infortuni, l’attuazione della patente a crediti in edilizia.
  • Le azioni di formazione e informazione per la promozione di una vita sicura, a partire dall’introduzione della salute e della sicurezza sul lavoro tra le materie di insegnamento nell’ambito dell’educazione civica e l’avvio di un piano integrato del Ministero in materia.

Consulta la seduta n. 126 del 30 aprile 2025 del Consiglio dei Ministri a questo link: https://www.governo.it/it/articolo/comunicato-stampa-del-consiglio-dei-ministri-n-126/28352

  • 15 maggio 2025
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