CONFAPI in audizione su Bilancio 2025

CONFAPI in audizione su Bilancio 2025

CONFAPI, rappresentata dal Vicepresidente Francesco Napoli, è stata audita oggi dalle Commissioni congiunte bilancio del Senato e della Camera sulla Legge di Bilancio 2026.  

“Accogliamo con favore – ha spiegato Napoli nel corso del suo intervento - diverse disposizioni che vanno nella giusta direzione per sostenere il tessuto produttivo. In particolare apprezziamo la proroga e il rifinanziamento della ‘Nuova Sabatini’, strumento utile per il rinnovamento tecnologico delle PMI. Così come positivo è il rifinanziamento e l'estensione temporale del credito d'imposta per gli investimenti nelle aree ZES e ZLS fino al 2028, che fornisce stabilità per la programmazione degli investimenti nelle aree a maggiore svantaggio competitivo. Bene anche la riduzione della pressione fiscale sui redditi da lavoro dipendente e, sul fronte internazionalizzazione, il nuovo Fondo per la promozione della presenza economica, culturale e scientifica dell'Italia all'estero e il rafforzamento degli strumenti finanziari a supporto dell'internazionalizzazione, in particolare il rifinanziamento di SIMEST. Per contrastare i dazi statunitensi proponiamo di integrare la Manovra con un pacchetto straordinario di misure dedicate a mitigarne l'impatto e favorire la diversificazione dei mercati come un credito d’imposta fino al 30% per le spese di internazionalizzazione e di riconversione produttiva verso mercati alternativi; fondi compensativi o contributi a fondo perduto per le imprese più colpite; il ripristino della misura SIMEST per la patrimonializzazione delle PMI esportatrici”.

 La Legge di Bilancio 2026 per CONFAPI presenta anche diverse criticità che rischiano di indebolire la liquidità e la capacità di investimento delle PMI.

“Per quel che riguarda l’iper ammortamento – ha detto il Vicepresidente Napoli - esprimiamo forti perplessità sull'efficacia concreta della maggiorazione dell'ammortamento reintrodotta per le PMI industriali. L'esperienza ha dimostrato che strumenti come l'iper/super ammortamento hanno una limitata capacità di coinvolgere le imprese di minori dimensioni, producendo benefici solo nel tempo e a condizione che l'impresa sia in utile. I dati confermano la maggiore efficacia e inclusività del Credito d'Imposta, che garantisce fruizione diretta e immediata, anche in assenza di utili. Chiediamo quindi il ripristino di un sistema basato sul credito d’imposta, eventualmente semplificato e reso strutturale, quale strumento più coerente con la realtà economica e finanziaria delle PMI e più idoneo a sostenere, in modo concreto, la transizione tecnologica, digitale ed energetica del sistema produttivo nazionale. In merito, infine, alla Pace fiscale Quinques, la nostra proposta è di allinearla alle misure passate includendo anche i debiti conclusi entro il 31 dicembre 2023 per una questione di equità e coerenza”. 

  • 04 novembre 2025
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